giovedì, novembre 30, 2006

un altro pezzo è andato

è sparito un altro pezzo. stavolta era un commento. scritto, spedito, mai arrivato... non so che pensare se non che questo è davvero un luogo educativo (qui si può imparare il non-attaccamento e tante altre cose) in cui si può intendere e apprendere molto...

longo è lo cammino...

f

in questi giorni mi sento come il bambino della vecchia pubblicità del ciobar. non gliene andava bene una! ma poi alla fine era ripagato dalla sua bella cioccolata in tazza. e la mia cioccolata dov'è?
Annalisa

mercoledì, novembre 29, 2006

sentito oggi

chi non ama rimane nella polvere

martedì, novembre 28, 2006

bada-rsi un po'

mi devo badare come si bada un figlio piccino che si intrufola in tutte le viuzze del centro, che ogni negozio è buono, ogni campanello, ogni signore anziano col cappello...
mi devo marcare a vista.
mica avrò beccato la smaniosi? e adesso chi ci campa con me...
ora scusate, devo andare, mi sto chiamando.
f

sul filo di lana (rossa)

giusto per fregarvi sul tempo. volevo augurare buon natale ad entrambi.
vi voglio bene (anche se qualcuno potrebbe farsi sentire un po' più spesso...).
va bene. allora buon natale a tutti e due.
un abbraccio f

volevo vedere

Poeta

Eppure
sono cresciuta
e sono diventata
come te,
bestia famelica
senza notte.
Dimmi chi sei?
Tu,
che mastichi parole
come se
l’incastro tra queste
ti desse il senso
del tuo
e dell’umano vivere.
Ridi eh?
Perché l’inchiostro
si fa denso
e affonda
come le vesti pesanti di velluto
che cadono a terra.
Eppure
maledetto Poeta
sei come me
confondi questo inchiostro
con la Vita
e non ti dai pace
che sia solo inchiostro.
No, per te
è qualcos’altro
è qualcosa di più.
E allora
Ti guardi
e sul tuo bel volto
cuci
tutte le emozioni del mondo
e sei tutti gli uomini
e tutte le donne
e tutte le lacrime
e sei tutte le volte che non ho parlato
e sei i miei passi che correvano lontano
mentre io
rimanevo inchiodata lì.
Ah se ti ho visto!
Ah se ti ho sentito!
Ah se ti ho scoperto!
Provavi a comporre
parole sensate
per mani ruvide,
e alla fine,
ti sei domandato
perché sei solo caotico giocoliere
di parole
tra logiche e realtà in bilico
e se potessi lasciarti
affogare nel mio Essere
dì?
Che cosa saresti, tu?
Saresti
solo parole di carta
che compongono
il Mondo
.

scene di assertività mancata

incontri un amico a casa di una amica. è seduto su una poltrona verde. i vestiti perfettamente intonati alla poltrona, gli occhi perfettamente abbinati a tutto il resto. è così bello vederlo sorridere su quella poltrona ed è così bello rivederlo che vorresti alzarti e dagli due baci sulle guance. non lo fai, ma vorresti che lui ti leggesse nel pensiero...

lunedì, novembre 27, 2006

verde

ho aggiunto una strisciolina di verde. una cosa da niente. in parte l'ho fatto perché mi sembrava che come colore ancora mancasse, in parte è stato in onore (e timore) dei marziani. ora, io non so se verranno davvero ma se venissero magari questo verde ci potrebbe aiutare, magari si ritroveranno un po' in noi, ci potrebbero scambiare per dei già colonizzati e quindi farci meno male.
certo, potrebbe anche accadere il contrario.
ma qualcosa bisognava pur tentare, non sopportavo più questa tensione. scusate se mi son preso la briga a nome di tutti di fare qualcosa che potrebbe salvarci o rovinarci per sempre. ma voi capite, se è vera questa storia che oggi lassù qualcuno ha cancellato un pezzo...
va beh, ormai è andata, come disse uno della nostra cara razza alea acta est, o qualcosa del genere.
per ora vi saluto, contando fortemente di risentirvi domani.
ah, sì, c'è un'altra cosa. solo per onestà. cambiare colore a questo posto mi procura un certo pizzicorino, una strana sensazione che, come dire, dopo sto meglio.
grazie. al prossimo contatto. sperando di riconoscervi.

[bzz...bzz...eccolo, è stato lui, prend....bzz...bz..b.]

f

siamo belli perché siamo fragili

siamo belli perché siamo tenaci

siamo belli perché siamo infestanti

siamo belli perché siamo interessati

siamo belli perché siamo duraturi

siamo belli perché [puff] il vento ci porta via


f

brutte notizie

brutte notizie da marte. oggi un uomo (?) ha scritto un pezzo (un puzzle di parole) e poi l'ha cancellato. tenete duro eternauti.

f

per chi se ne va a Monza nel week end

grazie x essere ricomparso. tra le tante paranoie mi ero fatta anche quella che eri sparito perchè ti sono antipatica... si, lo so, sono grave, ma mi sto curando (con l'ortoterapia).
ma in questo posto, la curiosità può essere soddisfatta o vige la legge della frustrazione?. no perchè in quanto persona estremamente curiosa mi sto trattenendo molto.
buon lavoro e buona giornata a tutti (me compresa). Annalisa

domenica, novembre 26, 2006

pensiero

ode a questo posto traballante, questo posto che accoglie gli sfoghi, che dà ricettacolo alle paure e alle paranoie, questo posto capace dei nostri commenti, questo posto che registra le assenze e i silenzi, che cambia colore, che somiglia a un puzzle, questo posto che vive di noi.

proposta

penso che questo posto dovrebbe avere la forma e i colori che più piacciono a chi l'ha creato. solo in questo modo può essere equilibrato. così come è adesso mi dà l'idea di tessere di puzzle diversi combinati tra loro. il rosso e il viola non ce li vedo proprio come colori che ti appartengono....
Annalisa

tra pochi mesi mia madre sarà messa in lista d'attesa per il trapianto di reni. mi sono offerta di donarglielo io ma ha rifiutato categoricamente. sono sicura che se ne avessi avuto bisogno io, lei avrebbe ignorato le mie proteste e mi avrebbe imposto il suo "istinto materno". perchè non esiste un equivalente istinto figliale? o sono i che sono stata poco risoluta?

sabato, novembre 25, 2006

sei come un tubetto

ti gonfi quando ti schiacciano

(anche l'esplosione è forma di comunicazione)

ringrazia gli altri che si lamentano

e tu ti ripeti:

"stai con quello che senti"

poi ti alzi, vieni qui e scrivi

questo.

venerdì, novembre 24, 2006

cosa vuoi di piu' dalla vita

mi sa che mi sto mettendo in un bel casino.... dopo mesi di tenteggiamenti dò il numero di telefono a un tipo carino.la sera stessa usciamo e lui con cosa se ne esce? con frasi e attteggiamenti da innamorato perso, insinuandomi il buon vecchio senso di colpa. perchè io, ovviamente, a malapena so come si manifestano i sentimenti, figuriamoci se mi innamoro... il problema si complica, perchè il tipo (ovviamente)ha un bel disturbo dell'umore (quelli troppo sani non mi interessano) e mi ha "ricattata" dicendomi "mi raccomando, non prendermi in giro..."
AIUTO!!!!!!! MAYDAY, HELP, SOS.
mica si suiciderà pure lui....
un saluto a tutti e due!
blog chiama Terzilio, rispondi Terzilio.
Ps: Dott Gates, si può cambiare il colore del titolo? così scuro si confonde con lo sfondo... se è un casino, ritorniamo alla versione originale...

martedì, novembre 21, 2006

scusate la raffica

f

è solo attraverso la propria mattanza nei pressi della propria mattanza
...


a me stesso

passano gli anni
e la tua fedina penale
registra i tuoi progressi

adesso parli cammini e vai
hai seminato dietro di te gli appositi sostegni
torni al centro che ti ha visto piccolo buddha immerso in una quantità di visnu
e ti accorgi che in alto c'è ancora un disegno fatto da te bambino

saltello da un frammento di iceberg
ad un altro


ogni frammento è bello
unico sacro vero
nel momento

non lascio più
una scia rossa
dietro di me

come in un lago di carta straccia
io ho le dita triturate
e danzo

il bambino con le dita di seta

c'era questo bambino con le dita che erano sistemi di fili di seta fluttuanti.
incapace anche solo di reggere un singolo bullone arrugginito,
lavorava alla discarica con me.

in questo immenso setaccio che è dio, tu ed io siamo come due margherite appena colte.

a g. che mi chiama poeta qualsiasi cosa io faccia
anche quando sto zitto o dormo



dove sono finiti i tuoi occhi bassi?
adesso che cercare sassolini bianchi è un'impresa colossale
adesso che sei cieco tieni la fronte dritta

stralci di diario bosniaco

quella che segue è l'unica pagina esistente del mio diario bosniaco

28-10-2006

Sono a Tuzla. Mi ci sono svegliato. In una camera d'albergo con tre posti letto destinati a me solo.
Dalla finestra entra una luce grigio chiara e un odore di ferro e di Praga.
Questo è l'est e questo è il sogno.
Se ci sono finito è anche perché l'ho voluto. La magia non accade da sola. Ti chiede un contributo, anche solo una scintilla degli occhi, uno schiocco della lingua.
Ho un intero mondo di dentro e un intero mondo di fuori.
Se qualcuno mettesse il naso dentro di me oggi sentirebbe tra i tanti anche un fresco odore di ferro e di Praga.

precisazione

a scanso di equivoci, paranoie, sensi di colpa infondati e altri meccanismi malsani, ci tengo a precisare ai 2/3 del blog che QUALSIASI COSA IO SCRIVA, NON MI ASPETTO DEI COMMENTI!

lunedì, novembre 20, 2006

todo cambia

Cambia lo superficial
cambia también lo profundo
cambia el modo de pensar
cambia to do en este mundo
cambia el clima con los años
cambia el pastor su rebaño
y asi como todo cambia
que yo cambie no es extraño

Cambia el màs fino brillante
de mano en mano su brillo
cambia el nido el pajarillo
cambia el sentir un amante
cambia el rumbo el caminante
a unque esto le cause daño
y asi como todo cambia
que yo cambie no es extraño

Cambia todo cambia
Cambia todo cambia

Cambia el sol en su carrera
cuando la noche subsiste
cambia la planta y se viste
de verde en la primavera
cambia el pelo de la fiera
cambia el cabello del anciano
y asi como todo cambia
que yo cambia no es extraño

Pero no cambia mi amor
por màs lejos que me en cuentre
ni el recuerdo ni el dolor
de mi pueblo y de mi gente
y lo que cambió ayer
tendra que cambiar mañana
asi como cambio yo
en estas tierra lejana

Cambia todo cambia
Cambia todo cambia

Pero no cambia mi amor
por màs lejos que me en cuentre
ni el recuerdo ni el dolor
de mi pueblo y de mi gente
y lo que cambió ayer
tendra que cambiar mañana
asi como cambio yo
en estas tierra lejana

Cambia todo cambia
Cambia todo cambia

non è male questo posto

vi volevo solo dire che se vi va potete rivoluzionare questo posto, cambiarne i colori, il titolo in alto, inserire foto, link e altro. ci si potrebbe anche mettere una foto di noi tre o una foto di altri tre che ci somigliano.
insomma come dice qualcuno "liberi, liberi..."
davvero pensavo che questo posto ogni tanto potrebbe anche cambiare, ci sono le stagioni, ci sono le giornate grige, c'è il secco...tutto può entrare qui dentro.
perché chi non cambia, come si dice, è un po'...stecchito.

todo cambia

f

scoprire che là fuori c'è un mondo nuovo. toccarlo per un attimo con un dito e poi dover tornare indietro. scoprire che ti piace, ma per raggiungerlo devi abbandonare il vecchio mondo. fa così paura cambiare, fa così paura crescere. Annalisa

domenica, novembre 19, 2006

occorre

(ode to myself)

occorre fare pace con tutto

occorre mettersi lì e reimparare a camminare, a parlare e a scrivere

occorre prendere e riportare

andare e tornare

esserci

f

venerdì, novembre 17, 2006

stralci di diario catalano

perche' tutte le volte che mi capita qualcosa di bello, che vedo qualcosa di bello, mi giro per comunicarlo a qualcuno che mi sta accanto, ma immancabilmente, parlo da sola?
perche' proprio quando e' il momento di far cadere nell'oblio i ricordi, questi violentemente ritornano? il loro e' un viaggio governato dal mio istinto masochista...

io esile

In questi giorni mi chiedevo: perché la diversità (mi) fa paura?
ho provato a rispondermi. Mi sono detto: è il fatto che mette in dubbio la mia identità, che mi costringe a domandarmi perché sono questo e non altro e se non so rispondere, se manco di consapevolezza, rischio la colonizzazione da parte dell'altro. Pezzi di me che se ne vanno, sostituiti, non perché non erano buoni, ma perché non ho saputo giustificarli. Il problema è mio, se fossi saldo potrei godere in libertà delle differenze, invece, la mia insicurezza mi fa sentire minacciato.
E' duro scoprire certe cose di sé: mi sento così di sinistra e poi, per colpa dell'io esile, rischio nella quotidianetà dei rapporti di avere comportamenti eterofobici degni del peggiore bossiano.
maledetta esilità!

Terzilio

lunedì, novembre 13, 2006

Sono il terzo. Non pensavo di essere così atteso mentre gironzolavo per i vicoli di Genova.
Non sapevo neanche di stare intrecciando invisibili traiettorie con un altro (altra, vero?) di noi tre.
Quale combinazione!
Sono contento di essere qui (dove?). Però vi prego non datemi la responsabilità delle regole, non la voglio, la mia storia è una fuga (ancora incompiuta) dalla responsabilità e dalle regole.
sono emozionato come un bambino: invio.
s.

le nostre regole

il blog si sta rodando. affiorano i primi dubbi e le prime inquietudini sui comportamenti da tenere in rete. riserviamo questo spazio alla questione.

volevo solo dire che

è così faticoso rinascere
f

domani parto per barcellona. e l'entusiasmo dov'è? spero sia solo a causa dell'ansia da viaggio da sola... in caso contrario significa che sono depressa!!!!
che due scatole...

c'è una cosa che mi dovete spiegare, altrimenti rischio di fare danni...
questo alone di segretezza, di cripticità, di anonimato, serve per proteggere chi e da che cosa?
per me è importante sapere le "regole del gioco", perchè rischio di giocare a caso...
kiss, A

E SE....

ieri parlando con un collega e riversandogli addosso tutte le mie paranoie e sensi di colpa per avere una risposta miracolosa e salvifica, continuavo a dirgli " e se avessi agito diversamente?" "e se fossi stata più responsabile, più attenta, più brava?" la serie dei "e se" rischiava di continuare all'infinito, poi lui con tono fermo e rassicurante mi ha detto " guarda che ad ogni tuo se io non posso far altro che rispondere con un altro se"...
banalità della semplicità. è bastata questa semplice frase per rassicurarmi. ma io mi chiedo, perchè ho bisogno di qualcuno che mi dica queste cose? e io?
va bè, classica riflessione da domenica uggiosa, paranoica e isterica.
da giorni ascolto, quasi a ripetizione, Don Chisciotte di Guccini. "solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora. per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri riluttanza nei confronti dei doveri". peccato che non mi basti realizzare che sono codarda (ma preferisco il termine ansiosa) per darmi una mossa.... Au revoir, A

domenica, novembre 12, 2006

aspettando il terzo di noi tre

domenica, dove m mi spiega l'esistenza dell'imperfetto onirico, che naturalmente io metto subito in dubbio. eppure in fondo non mi spiacerebbe pensare ai sogni come a luoghi detentori di un tempo proprio.

domenica, in cui io pensavo già ai regali di natale, e mi regalavo per me il migliore, essendo in fondo auto-consumista.

f

sabato, novembre 11, 2006

mi sono accorta di aver leggermente sbagliato la citazione di fossati..non è che sono così perfezionista, sono solo un po' "paranoica" e non mi piace sbagliare...
comunque, ho vagamente capito i rudimenti di questo aggeggio che so già che potrà avere effetti di dipendenza... per quanto riguarda la firma, a me va bene in qualsiasi modo. grazie per il "mito", anche se non ho capito per quale motivo. comunque, per la nota legge di logica delle amicizie, se io sono un mito e io penso che la persona che conosciamo entrambe sia un mito, allora sei un mito anche tu! ciao A

venerdì, novembre 10, 2006

uffa, non so cosa scrivere.... tipica reazione da ansia da prestazione!!!
per fortuna di ansia non si muore (anche perchè a quest'ora non sarei qui a scrivere).mi viene in mente fossati "sapere cosa fare è come sapere cosa dire, sapere dove mettere le mani". del resto, come dicono i napoletani, nessuno nasce imparato, quindi anch'io devo imparare a familiarizzare con sto coso....
questa è solo una prova, anche perchè il tempo stringe e tra mezz'ora devo fare il training autogeno al prete!!!
PS: perdonate la mia imbranataggine telematica e portate pazienza.....

mi hanno regalato questa poesia che non starò a raccontare quanto sia straordinaria. la poesia termina con queste parole:

e se potessi
lasciarti affogare nel mio Essere
dì?
cosa saresti, tu?
saresti
solo parole di carta
che compongono il Mondo.

mi piacerebbe però terminasse così:

e se potessi
lasciarti affogare nel mio Essere
dì?
cosa saresti, tu?
saresti

mi hanno raccontato di questo tipo che per un certo periodo ha parlato, scritto, forse anche cantato, poi ad un certo punto si è eclissato e non si è fatto più sentire. a chi comunque lo ha raggiunto, ha spiegato - chissà perché mi immagino che si spiegasse con parole francesi - "ho detto tutto quello che sapevo, non ho più niente da dire".
la prima parola che mi è venuta in mente ascoltando questa storia è "depressione". oggi, ripensando a tutto quanto, la parola depressione lascia il posto alla parola "archetipo". credo che il silenzio sia solo una fase, che appartiene a tutti. certo può essere anche la fine. oppure un traguardo.

incontro una persona che a lungo ho pensato fosse una dea. è lei che parla per prima.
- come va la convivenza?
- bene.
- poi? non dici altro?
- vuoi che ti dica che va male?
- no, è che tu te la cavi sempre con poco.

mercoledì, novembre 08, 2006

inizio io

ciao
f