martedì, settembre 25, 2007

l'uomo con il potere e l'uomo senza potere

il potere è il potere di servire l'altro, di mettersi al suo servizio. in questo caso non è dunque contemplata l'idea di servirsi dell'altro, neppure per guadagnarsi il proprio paradiso personale.

esiste un uomo con questo potere dunque.
esiste anche un uomo senza questo potere quindi.

tra questi due uomini c'è lei.
che gioca e guizza nel cielo, come un pesce tra parentesi.
lei che un giorno venne verso di me e mi disse "tu scriverai" ed io scrissi.
lei che tornò e mi disse "tu non scriverai" ed io non scrissi.
lei che l'altro giorno ho sfiorato di striscio fuori da un grigio supermercato, velata dal solito fumo azzurrino della sua sigaretta mai spenta; lei che mi ha guardato senza neanche riconoscermi. e mentre mi allontanavo ha detto
"adesso che fai, scrivi o non scrivi?"
ed io non le ho risposto niente.
sono andato via, come fa un pesce nell'acqua fuori dalle parentesi.

io che pensavo solo: "io sono l'uomo senza potere".
e mi sbagliavo.

f

7 commenti:

... ha detto...

non faccio mistero di essere atea. lo sono diventata perchè non potevo accettare l'ipotesi che ci fosse "qualcuno" (Dio) con un apparente potere su di me. insomma: la vita è mia e me la gestisco io.
dio o non dio, dea o non dea, sei tu che decidi e che comunichi, anche con il silenzio.
kiss, A

... ha detto...

s� sono d'accordo. sono anche un po' stanco (lo vedi che sto etichettando tutti i miei post con una f? � un lavoro) e sono sempre memore che quello che scrivo io � amletico o comunque poco chiaro e definito, poco collocabile ecc...
per� perch� tu hai tirato fuori Dio? � buffa questa cosa, no?
non � che la voglio analizzare, ma mi ha sorpreso che qui dentro arrivasse la parola Dio. non volermene. f.

... ha detto...

però hai ragione quando invece scrivi dea, perché quella parola l'avevo esattamente in mente metre mi accingevo a scrivere quelle righe. sei una maga anche tu?
f

... ha detto...

non sono maga, sto solo attenta a quello che la gente dice (e scrive)e mi pare che in passato tu abbia usato proprio la parola "dea" per descriverla in qualche post.
l'associazione con dio mi è venuta immediata e spontanea. non volevo essere ne irriverente ne irrispettosa nei confronti dei credenti.appena ho letto il post ho avuto una sensazione ambivalente: un po' avrei voluto "scuoterti" e dirti:"ma cosa combini, ma perchè sei così passivo e dipendente!" d'altra parte,leggendo il finale del post ho pensato: "grande f, ti sei preso la tua rivincita!".
insomma, non sono per niente chiara, comunque il concetto è che credo che credere in dio, a volte, (e per quanto mi riguarda)è un po' un modo per delegare ad altri la responsabilità delle nostre azioni.
A

... ha detto...

no, se è un dio o una dea che ti lascia libera/o...
comunque è vero che in questi testi ambigui e vaghi che scrivo uno può leggere più o meno tante cose, forse quante -e quali- ne vuole.

f

... ha detto...

no, se è un dio o una dea che ti lascia libera/o...
comunque è vero che in questi testi ambigui e vaghi che scrivo uno può leggere più o meno tante cose, forse quante -e quali- ne vuole.

f

... ha detto...

i tuoi testi non sono ambigui o vaghi. sono pezzi della tua vita e di te e in quanto pezzi vannno presi così come sono. è la tendenza a contestualizzare e a cercare il significato in tutte le cose per metterle in ordine che fa si che le persone traggano conseguenze ( o meglio, che io tragga conseguenze, non so se è una tendenza generalizzata)...
comunque ti volevo solo dire che indipendentemente dai motivi e dalle cause, sono contenta quando scrivi. A