il bambino del padiglione
ti sono sempre stato vicino. ho abitato i tuoi spazi e i tuoi vuoti, i luoghi e i non-luoghi prossimi al tuo animo.
così vicino ti sono stato che a me per primo giungevano le voci per te.
così vicino ti sono stato che tutto quanto era destinato a te l'ho sentito prima io e poi te l'ho consegnato. modificato di me, della mia presenza.
tu non mi hai mai sentito, né mai io ti ho detto nulla di mia iniziativa.
e in tutto questo tempo neppure io ho mai sentito una sola delle tue parole destinate a me o a chicchessia.
anche se non ne abbiamo mai parlato assieme io lo so che anche tu lo sai e che lo sappiamo entrambi sin dall'inizio: che le nostre parole sono silenzio e i nostri gesti sono inazione.
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