dialogo
- è stato terribile, ho pensato, ho temuto, che non esistesse al mondo un angolo privo di dolore. dove posavo gli occhi, dove lo scovavo. c'era quella bambina con un occhio così e così, quell'uomo con una gamba cosà e cosà, poi c'era uno che non riusciva ad esprimersi, e una che non aveva mai avuto un amore e che mai l'avrebbe avuto. e ad un tratto ho capito che ero io ad essere pieno di dolore, del mio dolore, e col mio dolore dentro guardavo al mondo, e trovavo solo dolore.
- o forse è il contrario: il dolore che vedevi intorno era vero e tu lo avevi riconosciuto ed accolto e ora ne eri pieno, ed ora era anche il tuo dolore.
f
1 commento:
grazie f, avevo bisogno di ricordarmi, di recuperare l'equilibrio. t
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