ancora trappole
"Ahimè," disse il topo, "il mondo diventa ogni giorno più angusto. Prima era talmente vasto che ne avevo paura, corsi avanti e fui felice di vedere finalmente dei muri lontano a destra e a sinistra, ma questi lunghi muri precipitano così in fretta l'un verso l'altro che io mi trovo già nell'ultima camera, e là nell'angolo sta la trappola in cui andrò a cadere."
"Non hai che da mutare direzione" disse il gatto, e se lo mangiò.
f. kafka
1 commento:
Eh sì... l'ineluttabilità della fine non lascia scampo.
l'unica cosa che mi viene da dire per aggiungere una visuale è una citazione da uno spettacolo teatrale di qualche sera fa, Feltrinelli, vita e morte di un anarchico miliardario. Un po' artigianale nella forma, ma a me è piaciuto tantissimo, a tratti mi sono commosso.
La citazione era: "si può scegliere di morire in tanti modi..." [il più delle volte non si sceglie affatto, se non indirettamente] "..possiamo però, per fortuna, anche scegliere di vivere in tanti modi".
E poi Majakovskji: "come una pelliccia, anche il tempo futuro è divorato dalla tarma della vita meschina. Scuotete l'abito dei giorni stantii, voi giovani".
Non fateci caso, oggi sono un tantino pervaso. Mi capita alle volte. t
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