martedì, dicembre 19, 2006

mantra quotidiano

"I nostri tratti meno piacevoli sono nostri quanto quelli che più apprezziamo, e gli uni non sono che il rovescio degli altri. Smettere di combattere con sè stessi, riuscire a perdonarsi ciò che causa dolore, non scegliere fra bene e male, non discriminare fra brutto e bello, ma cercare di comprendere passato e presente, in questo consiste il difficile processo dell'accettare sè stessi".
(Bruno Bara. Manuale di psicoterapia cognitiva)

3 commenti:

... ha detto...

questa mi piace molto, però ogni volta che mi dico o leggo cose del genere mi viene sempre il dubbio di non essere onesto con me stesso, mi sembra di volermi dare una pace che non ho.
E il contro-pensiero che sorge - e che scrivo affinché mi venga confutato (così potrò adagiarmi finalmente nell'autoaccettazione!) - è questo: non è che se l'umanità si fosse piaciuta ed accettata fin dall'inizio sarebbe sempre al tempo della pietra?
Aiutami A!!!

poi basta con la psicanalisi, sennò vi porto la politica;)

t

... ha detto...

io volevo solo dire che
anche lui bara...
:-)
f

... ha detto...

mi sa che in parte l'accettazione dipende dall'ideale che ci siamo posti. se uno continua a spostare in avanti i propri ideali o i propri obittivi, è scontato che non li raggiungerà mai (con relativo senso di colpa e di frustrazione).non far coincidere autoaccettazione con remissione, con mancanza di aspettative...
alla fine, mi sa che qua dentro siamo tutti un po' "doverizzati", cioè con un alto senso del dovere.e non c'è niente di più deleterio. era questo che intendevo nel post del 17.
Ps: mi fa piacere che nonostante le vostre previsioni, nonostante l'incombenza del natale, nonostante raffreddori e rabbie varie, alla fine ci siete come sempre! e lo stringitoio n° 6 continua
un bacio