"volevo il movimento, non un'esistenza quieta. volevo l'emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla"
Tolstoj, La felicità familiare.
A
domenica, maggio 03, 2009
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1 commento:
bello.mi ricorda un po'pasolini, un pasolini con la barba lunga, un pre-sovietico. anche io molte volte mi sono sentito così e ho pensato che nel rischio fosse l'unica vita, un pensiero che mal si conciliava con la mia anima e il mio corpo zen.
forse sono i due aspetti di uno stesso me, con la barba non curata.
f.
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