sabato, settembre 01, 2007

titolo provvisorio dell'infinito

un sito, un blog, possono essere come una casa, ordinati o disordinati, asettici, stantii, logori, vivaci...
casa mia è più o meno un bel casino, piena di cianfrusaglie, che a catalogarle o riordinarle viene il mal di testa.
perché la vita è anche questo e non sai mai quello che ti succede (io l'altro giorno, senza intenzione e senza progettazioni, mi sono chiuso fuori di casa e cercando un modo per rientrarvi mi sono ritrovato poche ore dopo che pescavo senza patente in un sito archeologico naturale, pericolosissimo e primitivo) e quello che riporti -o non riporti- a casa.
esci di casa, entri in un bosco, e quando ne riesci forse ne riesci a mani vuote o forse qualcosa ti si è appiccicato addosso e lo porti con te.
e anche internet è così, come un bosco. entri e non sai mai quello che trovi.
internet non è ordinato.
io oggi nel bosco di internet ho trovato un titolo e decido di portarlo a casa e il titolo è questo:
"titolo provvisorio dell'infinito", pare sia il titolo di un vecchio romanzo degli anni sessanta oramai andato esaurito. dove lo posiziono questo titolo? qui va bene? più in qua?

f

2 commenti:

... ha detto...

In alto, grande al centro, forse con le virgolette, se cita. Mi pare che riprenda e dia fascino all'usato io cambio. Ma bisogna sentire tutti. Tutti? Ah già siamo ancora solo tre. Volevo dire bisogna sentire A.
L'accoglienza più bella te l'ha già data A. e dunque anche per me non ci sono le parole giuste.
Su ordine e disordine mi viene in mente lo spettacolo clown della Benedetta, dove si chiedono perché in un dato posto un oggetto è ordinato, mentre in tal altro è disordinato. Alla lunga mi sono dato una risposta. Una cosa è ordinata dove sai di ritrovarla e lo è ancora di più se, uno che non conosce il luogo, può trovarla ricorrendo all'analogia.
Mi sarò espresso bene?
E giù a riorganizzare!
T

... ha detto...

ti sei espresso molto bene.
e l'esempio dello spettacolo clown è poesia.
in effetti io non ci pensavo a cambiare il titolo...
ma mi chiedo come ho fatto a non pensarci. se va bene anche ad A. si cambia...
f