lunedì, settembre 03, 2007

esercizi di autostima

La cosa bella di vivere nel disordine è che impari a trovarti bene nei labirinti, anche in quelli più cialtroneschi, e che col tempo impieghi lo stesso cumulo di ore di giorni o di mesi per uscire da labirinti di difficoltà diverse e anche la stessa identica manciata di settimane per uscire dallo stesso identico labirinto che ti si ripropone ogni x anni.

La cosa bella di tenere tuo malgrado un basso profilo è che ogni volta dimentichi quanto sia bello ricevere certe telefonate che, per quanto periodiche e umanamente identiche nel contenuto e nell’apporto di stima e nel riporto di amore, ogni volta è un miracolo che ti risolleva dalla fossa e cambia colore alla giornata di oggi, di ieri e di domani.


f

2 commenti:

... ha detto...

l'autostima che intendo io non è necessariamente autoironica. è in questo caso soprattutto schietta e autentica: in questo caso si lega al fatto che questi pensieri che stanno dentro possono uscire, si possono dire e dare.
una bella preghiera secondo me è un esercizio di autostima, ad esempio.
f

ma non vorrei entrare negli psicologismi o nella psicologia.
è un fatto che a volte ci dimentichiamo di come ci facciano bene e piacere certi aspetti della vita, certi piccoli eventi, certe persone, certi gesti d'amore.

... ha detto...

ora mi è più chiaro il senso del titolo del post. non so se io la chiamo autostima, ma non ha importanza la definizione. ciò che importa è la sensazione che ti scuscitano le cose, le persone, gli eventi. forse io la chiamo gratificazione. l'anno scorso ho aiutato un vecchio in un supermercato a trovare un insetticida. mi ha ringraziato come se gli avessi salvato la vita e mi ha paragonato alla famiglia che lo salvò dalla deportazione nazista...
inspiegabile a parole la mia commozione. forse le piccole cose sono piccole solo per noi...
A