presentarsi all'appuntamento
artefacendo un ritardo,
raccogliere per strada ricordi
a prova di Alzheimer,
ricevere un inatteso regalo di natale,
riflettere su come ogni anno
ricevi un regalo da qualcuno a cui tu non l'hai fatto
e viceversa,
tornare a casa e non parlare
né di questo né di altro
che è già l'ora di dormire.
f
venerdì, dicembre 15, 2006
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4 commenti:
come mi fa male quando la porta della giornata deve chiudersi e quello che hai vissuto o che avevi da dire non puoi che seppellirlo dentro, perché non c'è nessuno che possa prenderlo con sé, che possa prenderlo in braccio.
speriamo che germogli, speriamo che non s'incisti. più probabilmente scadrà: già domani sarà scaduto, come se mai fosse stato.
malinconico t
probabile che si trasformi in qulcosa d'altro, da dire o da dare, ma anche da ricevere.
a volte anche l'attesa è ricca di fermenti e luogo di trasformazioni.
non per fare il solito ottimista o il rassicurante a tutti i costi, ma per conto mio germoglia.
oppure vediamo.
f
ma chi l'ha detto che le emozioni, i fatti, i vissuti hanno una scadenza? capisco quello che vuoi dire Terzilio, mi capita tutte le volte che ho a che fare con qualcosa di emotivamente positivo o forte o davanti a qualcosa di artistico. questo blog non è fatto proprio per accogliere tutto? anche se tutto scorre, tutto può essere ri-preso.
adesso basta perchè sto facendo la maestrina e non mi piaccio....
ci ripensavo ancora. se non erro è il tema "dove finiscono le cose non dette, le storie non vissute, ecc...?" finiscono in qualcosa di altro. già che uno si accorga che una cosa è stata non-detta o non-vissuta è un buon punto da non dare per scontato.
poi, può succedere che tutte le cose non-dette ecc... finascano, anni dopo, in una passeggiata a due in silenzio in una via marginale di una città il cui nome non è essenziale...
e poi da lì si riparte.
la vita è fatta di paesaggi, di fermi immagine, poi tutto scorre e, ci torno sopra, anche l'attesa, anche la frustrazione, anche la delusione, possono essere luoghi di trasformazione e, perchè no, di miglioramento.
f
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