giovedì, dicembre 28, 2006

poi forse si tratta di un'altra cosa molto più fisiologica. deve essere che quando uno è sottoposto ad immotivata tortura cominci naturalmente a pensare: "questa cosa che accade non sta accadendo a me, questa cosa che fanno non la stanno facendo a me".
mi sembra dopo tutto un pensare più sano e rispettoso di sé stessi rispetto a "questo rumore era una costola che andava in frantumi, questo dolore una lama che si insinuava nella mia carne"
f

1 commento:

... ha detto...

mi fai venire in mente i deportati nei campi di concentramento.i nazisti cercavano di annientare il loro senso di identità, di renderli non-umani.
non mi avevate consigliato di starmene con il mio dolore per un po'....?
Axziqyt